lunedì 17 marzo 2014

Il taglio della torta e il Funk: il riff che ha cambiato la mia esistenza funk!

Ciao a tutti! Quest’oggi analizzeremo un riff  tratto da un brano funk degli anni 70 molto conosciuto. Si tratta di “Cut the cake“ dei mitici Average White Band. Una delle poche band europee (Scozia) che più di ogni altra è riuscita a fare funky da paura sfondando anche nel mercato americano.
Come tutti i generi, il funk ha le sue caratteristiche che sono:  precisione, ripetitività (a volte ossessiva), ritmo ballabile e per ultima, quella fondamentale, Il Groove!!!
Come spiegare il groove?, dico sempre ai miei alunni che il groove è uno stato d’animo ed un andamento. Il brano “The Chicken“ di Jaco Pastorius riassume alla grande sia il concetto musicale che quello figurativo e consiglio a  tutti di dare una orecchiata !!! Dunque giovani musicisti talentuosi ……. ascoltatelo prima di ogni cosa !!!!!

Tornando a noi, inizieremo ad analizzare il riff che ha cambiato la mia esistenza funk!

Il Riff si costruisce in tonalità di RE , precisamente sull’accordo di RE7. Come scala di riferimento dunque useremo la Misolidia di RE.




Tutto il riff è costruito su bicordi che creano tensione all’interno dell accordo per arrivare al loro punto di risoluzione sulla tonica.
La bellezza e l’efficacia di questo fraseggio sta, non tanto nel suo sviluppo melodico/armonico quanto nel movimento ritmico.
Il primo bicordo è FA#-DO rispettivamente 3maggiore e 7 minore di RE successivamente abbiamo un tipico fraseggio blues che vede la 3 minore e terza maggiore risolvere sulla tonica in questo caso armonizzata con l’accordo di nona in primo rivolto e successivamente  in secondo rivolto.



Essenziale per la buona riuscita dell’esecuzione sono le ghost notes. Come possiamo osservare tra un bicordo e l’altro c’è sempre un ghost note. Sono proprio questi piccoli tocchi che danno l’andamento giusto al riff e ci permettono di avere Groove!!!

A questo punto vi rimando al video dove troverete interessanti spunti per fare vostro questo riff ed applicarlo a ritmiche spaziali ed a improvvisazioni degne dei vostri capelli arruffati anni 70 (se sei calvo non fa niente!).





Buono studio e Dio vi benedica !!!!

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